La Casa dei Girasoli è...

La Casa dei Girasoli è...

... SOCIALE!
Casa Famiglia e Servizio Diurno per Anziani

... EDUCAZIONE!
Asilo Nido d'Infanzia e Centro Pomeridiano per Ragazzi

... VOLONTARIATO!
Iniziative di Solidarietà a favore di minori, disabili ed anziani

... FORMAZIONE!
Corsi di formazione e aggiornamento, seminari, convegni

... LAVORO!
Creazione di nuova occupazione nel settore dell'Economia Civile

... CULTURA!
Biblioteca dei Libri Ritrovati

... ARTE!
Mostra Permanente di Opere di Artisti del Territorio Altotiberino

domenica 27 febbraio 2011

Sfatiamo i luoghi comuni (1): l'asilo nido d'infanzia


Da oggi e per i prossimi giorni vorremmo aprire un dibattito per sfatare alcuni luoghi comuni - ancora nella testa di molte persone - relativamente all'ambito dei servizi alla persona.

Cominciamo con l'Asilo Nido d'Infanzia (che sia esso pubblico o privato).

Il luogo comune: "L'Asilo Nido d'infanzia è un servizio (parcheggio) per i genitori che lavorano e non sanno a chi lasciare il proprio bambino. Altrimenti il nido non servirebbe".

La nostra idea: "L’asilo nido è un investimento efficace per lo sviluppo cognitivo e comportamentale futuro del bambino. L'Asilo Nido d'infanzia è - prima di tutto - un luogo per crescere per/con il bambino: la frequenza costante e la partecipazione alle attività quotidiane producono effetti positivi sullo sviluppo delle capacità di apprendimento e di relazione del bambino, effetti che si amplificano per quei bambini che provengono da famiglie svantaggiate e/o meno istruite".

Purtroppo spesso in Italia la discussione pubblica sui nidi viene affrontata soltanto nel dibattito sulla conciliazione dei tempi famiglia/lavoro e sul ruolo della donna: occorre invece spostare l'attenzione sul vero "utente" del servizio, che è il bambino, e sui benefici che può trarre con la frequenza al nido.
L’Asilo Nido d’Infanzia è un servizio educativo e sociale per la prima infanzia che accoglie bambine e bambini senza alcuna discriminazione di sesso, religione, etnia e gruppo sociale.
Tutte le attività proposte all’interno del nido d’infanzia – regolarmente autorizzato dall'Amministrazione Comunale – hanno una valenza propriamente educativa al fine di favorire e stimolare la crescita del bambino, a differenza di altri servizi come i “baby parking” o le “ludoteche” che per legge non possono proporre attività educative, ma soltanto ricreative e ludiche.
Una recente ricerca della Fondazione Giovanni Agnelli dal titolo "Asilo nido: un investimento efficace per lo sviluppo cognitivo e comportamentale del bambino" approfondisce la relazione fra frequenza dei servizi per l’infanzia ed esiti scolastici in Italia.
Per visionare la ricerca:

Il luogo comune: "Quando non ci sono i genitori, è meglio che i figli stiano con (li crescano) i nonni".

La nostra idea (anzi, lo dice la legge): "Il nido d'infanzia è un servizio “di interesse pubblico” poiché concorre insieme alle famiglie alla crescita, cura, educazione e socializzazione dei bambini e delle bambine nella prospettiva del loro benessere globale al fine di favorire il loro sviluppo armonico nel rispetto della propria identità individuale, culturale e religiosa".

Un approccio culturale prettamente italiano al tema dei servizi per la prima infanzia è quello della netta prevalenza delle famiglie che ritiene ancora - e non solo per questioni economiche - che la scelta migliore sia quella di affidare i bimbi ai nonni piuttosto che al nido.
Rispettando completamente le scelte personali, gli educatori dei nidi lavorano ogni giorno convinti che la missione che è stata affidata loro non è solo quella di gestire servizi di qualità, bensì quella di costruire occasioni, luoghi, relazioni che producano maggiore competenza alla coesione sociale in un tempo di grandi solitudini, vulnerabilità, fragilità aggiuntive a quelle ontologiche.
Costruire nel presente le occasioni per sostenere le generazioni del domani: per questo motivo, oltre che al cuore, servono le competenze professionali per rendere il cuore prossimo e capace di accogliere.

Il luogo comune: "L'asilo nido è caro e solo le famiglie benestanti se lo possono permettere. Nel caso ce ne fosse bisogno, è più conveniente la baby sitter".

La nostra idea: "Vista l'alta qualità dei servizi offerti, la cura degli spazi e degli arredi, la professionalità del personale educativo impiegato (tutte cose obbligatorio per legge) i costi di accesso ad un nido non sono poi così elevati".

Prendiamo in considerazione la situazione economicamente più sfavorevole, quella di un asilo nido privato (ovviamente quelli pubblici costano di meno): nel nostro esempio la retta mensile è di € 450,00 per un'accoglienza quotidiana di n. 8 ore (compreso il pranzo e i costi per le varie attività).
I conti sono presto fatti:
costo giornaliero del nido = € 20,45 (così calcolato: € 450,00 diviso 22 giorni mensili)
costo orario = € 2,55 (così calcolato: € 450,00 diviso 8 ore giornaliere)
Tralasciando per un attimo gli aspetti positivi del nido (è meglio una relazione a due bambino/baby sitter o una relazione a più bambino/altri bambini/educatori?) e considerando solo il lato economico, si trova una baby sitter a € 2,55 all'ora?!?
Considerando che una baby sitter (con quale qualifica e competenza?) a meno di € 6,00 all'ora non si trova, con € 450,00 ci scappa giusto una settimana e mezzo (€ 6,00 per n. 8 ore n. 9,5 giorni), invece di quattro settimane al nido.
Non considerando poi che il bambino e la baby sitter stanno a casa e quindi poi se ne vanno spese per mangiare, per il riscaldamento, ecc.
I conti vi tornano?!?
E se la baby sitter sta male? (al nido il servizio è garantito...)
Altra considerazione e proposta: alla nascita del bambino tutti (genitori, familiari, parenti, amici) pensano a fare regali di vario genere (vestitini, tutine, ecc.) a volte anche inutili e doppioni.
Perché non regalare un "buono" per l'accesso ad un nido? Un regalo intelligente ed utile, sicuramente gradito dai genitori.
 
Ci lasciamo con un bel punto di riflessione:
è/sarà meglio "l'Italia fatta in casa" o "l'Italia fatta al nido"?

sabato 26 febbraio 2011

"L’adozione single è un errore. L’amore è dualità"


di Eugenio Borgna

LA CORTE DI CASSAZIONE - con la Sentenza del 14 febbraio 2011 - ha di fatto invitato il Parlamento Italiano a legiferare in tema di adozione per i single.
Ma io qui non voglio guardare agli aspetti giuridici che la sentenza solleva. Voglio invece partire da un altro punto, dato che io ritengo che la maturazione psicologica di un bambino o di una bambina avviene nella sua forma più completa, più umana, più integrata solo in un contesto che vede madre e padre presenti nelle varie fasi dello sviluppo.
Considerare la presenza di un uomo o di una donna come soggetti singoli, tagliando fuori quella che è la coppia come struttura costante di ogni maturazione psicologica del neonato prima, del bambino poi e dell’adolescente in seguito, è un grave errore di prospettiva.
Lo sviluppo non può, nella sua completezza, darsi staccato dalle diversità psicologiche e umane di un padre e di una madre che si integrano, si conciliano, a volte entrano in conflitto. Prescindere da questa unità dialettica significa porre le premesse perché una fragilità umana già grande si trovi ancor più esposta e a rischio nel percorso di maturazione. Pensiamo proprio a chi nasce con attitudini grandi, ma con caratteristiche di fragilità, com’è facilmente il caso di un bambino che si trova nelle condizioni di dover essere adottato da una nuova famiglia. Durante il percorso delicato della sua maturazione si troverà a dover soffrire ulteriormente, perché privato di quella atmosfera senza dubbio complessa, ma vigorosa e creativa che solo una coppia può dare.
Viviamo in un mondo assediato dalla precarizzazione e privatizzazione dei nostri sentimenti. La tendenza, anche in questo caso molto esasperata dai mezzi di comunicazione, ad avere figli a ogni costo, anche quando i limiti di età non lo consentano, anche in assenza di un compagno o di una compagna di vita, viene letto come un desiderio. Però, se prendiamo alla lettera la parola, dobbiamo riconoscere che desiderio significa anche vivere l’amore sotto forma della nascita di qualcuno che ci trascenda. E ci trascenda nella nostra singolarità e nella nostra privatezza, in quella dualità senza fine che è costruita dalla coppia. Se questo desiderio assunto come destino, però, non tiene conto del contesto di attesa, di trasformazione, di mistero che ogni vero desiderio di trascendersi in un figlio comporta, temo si finisca per sottrarre il nascituro o il nuovo arrivato nella famiglia da quel clima che, per essere formativo e creativo, non può generarsi che da una dualità.
È la dualità del femminile e del maschile, che si integrano in forme e che a volte possono assumere tratti dissonanti o antinomici. Ma proprio questa correlazione continua pone le premesse perché anche i bambini più fragili e più deboli abbiano a trovare dei motivi, delle occasioni, delle circostanze per viversi davvero come accolti, come desiderati. In quanto sono portati nel flusso di un amore senza fine che è sempre costruito su due soggettività che si incontrano, a volte si scontrano, ma in definitiva si costruiscono reciprocamente. Senza fine.

(testo raccolto da Marco Dotti)
 
tratto integralmente dal n. 7 del 25/02/2011 di "VITA Non Profit Magazine"

venerdì 25 febbraio 2011

Anziani in Umbria, problema o risorsa?


Umbria - Tra 30 anni 1/3 della popolazione avrà più di 65 anni: il Rotary Club ha promosso riflessione sul tema

Se agli inizi del 1900 l’aspettativa di vita media era di 42,9 anni per gli uomini e 43,2 per le donne, nel 2009 si è passati ad una aspettativa di vita che rispettivamente è di 76,7 anni e 82,8 anni. Nel 2050 il 34% della popolazione avrà più di 65 anni con la componente femminile che supererà del 15/25% quella maschile e gli ultranovanetenni passeranno dagli attuali 500 mila a più di un milione e mezzo.
Di fronte a queste cifre, che denotano una presenza sempre più significativa della popolazione anziana in buone condizioni di vita visti i progressi della medicina negli ultimi anni, il Rotary, Rotaract, Inner Wheel e la Provincia di Perugia hanno organizzato per il pomeriggio odierno un convegno presso la Sala Consiliare della Provincia di Perugia con il titolo significativo “Anziani in Umbria, problema o risorsa?”.
Hanno partecipato, tra gli altri, il Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, il Presidente del Rotary Club Perugia Est Paolo Latini, il presidente Rotaract Club Perugia Est Massimiliano Crusi, il presidente di Inner Wheel Perugia Elvira Antinolfi, il direttore dell’Istituto di Gerontologia e Geriatria dell’Ospedale Santa Maria Misericordia di Perugia Patrizia Mecocci, il direttore del Dipartimento Istituzioni e società dell’Università degli Studi di Perugia Roberto Segatori, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Perugia Walter Orlandi.
“L’evento organizzato dal Rotary è espressione della sensibilità che vede già da tempo impegnata anche la Provincia di Perugia nel contrastare una visione della società in cui l’anziano è purtroppo visto come un problema in quanto non più produttivo – ha affermato il Vice Presidente Rossi –. Se non siamo riconoscenti noi verso i nostri anziani – ha continuato -che hanno contribuito a farci vivere in una condizione di benessere costantemente diversa da quella diversa da quella che ha caratterizzato la loro età adulta, che cosa dovrebbero dire i nostri figli ai quali probabilmente lasceremo condizioni peggiori di quelle di oggi? Forse – ha concluso – attraverso questo approccio empatico è possibile essere più rispettosi degli anziani che non possono essere considerati un problema”.
Ed ecco che torna l’interrogativo che ha dato il titolo al convegno. Per Latini “le statistiche ci preannunciano che fra 30 anni gli ultra 65enni saranno un terzo della popolazione e l’Italia è al secondo posto dopo il Giappone. Ebbene – ha detto – bisogna fare i conti con questa realtà. Non tutte le persone anziane creano ‘problemi’ (in termini di assistenza), ma la maggior parte di loro incarnano risorse quali saggezza, esperienza e memoria storica”.

domenica 20 febbraio 2011

Appuntamento a sabato 12 marzo per parlare di Famiglia e Welfare Locale

Ufficio diocesano problemi sociali, giustizia e pace

Diocesi di Città di Castello

Laboratorio di “AGORA' 2011”

Politiche familiari

&

welfare locale

Sabato 12 marzo 2011, ore 16.00
presso "La Casa dei Girasoli" a Lama di San Giustino (PG)

INTRODUZIONE
Prof. Giuseppe Rossi - Agorà

RELAZIONI
Dott.ssa Cecilia Maria Greci
Agenzia per la Famiglia – Comune di Parma

Ing. Maurizio Bernardi
Sindaco di Castelnuovo del Garda (Verona)

Dott.ssa Chiara Rapallini
Docente Scienza delle Finanze - Università di Firenze

INTERVENTI PROGRAMMATI
Dott.ssa Maria Pia Bruscolotti - ANCI UMBRIA
Dott. Carlo Di Somma - Federsolidarietà / Confcooperative
Avv. Simone Pillon - Forum delle Famiglie dell'Umbria
Avv. Fabrizio Foiani - Pastorale familiare Diocesi Città di Castello

Agorà è la scuola di formazione politica e sociale dell'Ufficio diocesano per i problemi sociali, giustizia e pace della Diocesi di Città di Castello, che dal Convegno Ecclesiale del 2006 di Verona offre ai cittadini credenti e non, iniziative e momenti di incontro sui principali temi della Dottrina Sociale della Chiesa e si propone di formare persone che possano garantire una presenza qualificata, capace di concorrere al bene comune della “nostra polis”. Quest'anno, Agorà apre due Laboratori su “politica familiare” e “riqualificazione urbanistica”.

La famiglia è al centro della DSC: «Il compito sociale delle famiglie è chiamato anche ad esprimersi in forma di intervento politico: le famiglie, cioè, devono per prime adoperarsi affinché le leggi e le istituzioni dello Stato non solo non offendano, ma sostengano e difendano positivamente i diritti ed i doveri della famiglia. In tal senso le famiglie devono crescere nella coscienza di essere “protagoniste” della cosiddetta “politica familiare” e assumersi le responsabilità di trasformare la società. […] La famiglia ha il diritto di esercitare la sua funzione sociale e politica nella costruzione della società» (Carta dei diritti della famiglia). Questo non contrasta affatto con quanto dichiarato ad esempio dall'articolo 16 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo ove si afferma che : la famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. La stessa Costituzione italiana riconosce la famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, "ordinato sull'eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell'unità familiare" all'art. 29.

In questi ultimi tempi, giungono da più parti attenzioni alla famiglia, vista come luogo di relazione umana, di educazione e crescita, ma anche di assistenza e cura, così come di cultura e protezione sociale. Un premio Nobel come James Heckman ne ha sottolineato il valore economico. La stessa Associazione Nazionale dei Comuni Italiani ha presentato il documento: “I comuni e le politiche familiari”. Le trasformazioni e le difficoltà dei nostri giorni hanno alterato gli aspetti tradizionali della famiglia italiana, ponendola in situazione di debolezza e difficoltà.

I comuni italiani sono stati gli enti che maggiormente hanno offerto mezzi e strumenti alle famiglie italiane, con iniziative assai diverse fra loro. In questo laboratorio proporremo i progetti messi in campo da alcune amministrazioni locali a supporto della famiglia e delle sue preziosissime “missioni”.

Per partecipare al laboratorio, che è gratuito ma riservato agli iscritti, è necessario inviare la propria adesione comunicando nome, cognome, eventuale ente/società di appartenenza, telefono ed e-mail: è possibile mandare una email a rossi.giuseppe@inwind.it o telefonare al cell. 339/4303197 (in ore pomeridiane e/o serali).

Piano Sociale e Famiglie Bisognose: la Regione Umbria replica al Forum delle Famiglie

Riceviamo e volentieri pubblichiamo

In relazione ad un intervento sulla stampa dell'Avv. Simone Pillon il Vicepresidente e Assessore Regionale alle Politiche Sociali Carla Casciari precisa quanto segue:

"La Regione Umbria, come prevede anche il nuovo Piano Sociale Regionale, interviene con azioni e fondi destinati a famiglie bisognose come definito dalla Costituzione italiana e dallo Statuto Regionale, senza distinzione di sesso, di composizione e di numero di membri, con interventi naturalmente commisurati, nei limiti delle risorse disponibili, alla entità del "bisogno" richiesto. Una parte del fondo sociale regionale viene devoluto ai Comuni, da esso integrato e gestito e serve per gli interventi di sussistenza, cioè per famiglie comprese nella fascia di povertà, al di sotto dei 7500 euro annui.
Oggi si è affacciata sulla scena, in percentuale molto significativa, una nuova fascia di famiglie bisognose, quelle che, per effetto della crisi economica o di altri fattori, da condizioni reddituali "normali" sono retrocesse, anche se per una fase prevedibilmente transitoria, ai limiti della soglia di povertà e al di sotto di essa. Questo settore di "fragilità" sociale, incapace di affrontare l'esborso anche di poche centinaia di euro per un evento imprevisto o straordinario, comprenderebbe, secondo l'ultimo rapporto Istat sul "Reddito e le condizioni di vita degli italiani negli anni 2008/09", il 33% delle famiglie, cioè una su tre.
La Regione Umbria è la prima in Italia ad intervenire su questo "target" offrendo la possibilità di un contratto di sostegno una tantum; l'obiettivo della misura regionale è di sostenere ed incrementare la capacità della famiglia a progettare e agire in autonomia, nonostante l'insorgenza di un evento critico che altrimenti potrebbe concorrere a far scivolare la famiglia al di sotto della soglia di povertà, cioè al di sotto del reddito Isee di 7.500 euro.
Le condizioni di emergenza descritte non investono quindi solo la famiglia intesa in senso universale, ma anche le nuove fragilità sociali rappresentate da vedovi, vedove, persone sole o separate o comunque colpite da eventi imprevedibili e non fronteggiabili senza aiuto.
Non siamo qui per fare demagogia o discriminazioni ma per rispondere a nuove emergenze che la nostra Regione sta affrontando con prontezza e compiendo scelte innovative, utilizzando, tra l'altro, in questo campo risorse aggiuntive rispetto agli interventi "ordinari".
Riguardo alla adozione vagheggiata da Pillon della adozione di un diverso indicatore, il cosiddetto fattore familiare, con la legge Regionale numero 26 del 2009 (Disciplina per la realizzane del Sistema Integrato di interventi e servizi sociali) la Regione Umbria ha optato per l'indicatore Isee come strumento per misurare l'accesso e la compartecipazione ai servizi socio-assistenziali, indicatore valido anche nel calcolo dei carichi familiari.
L'Avv. Pillon dovrebbe avere chiaro che l'adozione di un nuovo indicatore non può essere eventualmente attuata dalla Giunta Regionale con un regolamento, ma richiederebbe un intervento di carattere legislativo".

http://www.regione.umbria.it/mediacenter/FE/articoli/piano-sociale-e-famiglie-bisognose-casciari-replic.html

COMUNICATO STAMPA - Forum delle Associazioni Familiari dell'Umbria

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

La Giunta Regionale dell’Umbria - nella redazione del Regolamento Attuativo dell’ art. 7 della Legge sulla Famiglia - nonostante i nostri emendamenti ha deciso di disattendere ogni proposta del Forum e ha approvato alcune inaccettabili disposizioni che stravolgono alla radice la definizione di famiglia. In particolare è che sia stata definita famiglia anche quella “unipersonale di donne”.
E’ dato di comune conoscenza oltre che giuridicamente sancito dalla Costituzione, dal Codice Civile e dalla stessa legge regionale sulla famiglia che per famiglia debba intendersi una comunità di persone unite dal vincolo del coniugio o almeno della parentela. Come può la regione Umbria definire famiglia una donna che vive da sola? Non si capisce come una persona single sia considerata famiglia e possa dunque accedere alle risorse stanziate in favore delle famiglie!

L’altra contestazione che si muove è di fondo: anziché prevedere il consueto intervento a pioggia che non risolve nulla e ripropone le solite stantie politiche assistenziali avevamo chiesto alla Giunta un colpo d’ala che utilizzasse quei denari ormai stanziati per fare le prime riforme strutturali in favore della famiglia come ad esempio il “fattore famiglia”, una modalità nuova di calcolare i costi dei servizi, le imposte locali e l’accesso ai servizi tenendo conto finalmente dei carichi familiari (numero di figli, presenza di anziani o disabili etc.). Nulla di questo è stato fatto, anzi sono state escluse dagli interventi le famiglie con ISEE inferiore a 7500 Euro, e cioè proprio le più bisognose di tali sostegni. Anche i vescovi umbri sono stati informati della questione e hanno discusso di questo nella loro ultima riunione.

Per questa ragione il Forum propone un incontro pubblico per il giorno di lunedì 21 febbraio 2011 alle ore 14.15 davanti alla sede del Consiglio Regionale in Perugia, Piazza Italia.

VI ASPETTIAMO CON MOGLI, MARITI, FIGLI, NONNI!

A quell’ora i consiglieri regionali rientreranno per la seduta del Consiglio che è calendarizzata nel pomeriggio e avremo così l’occasione di incontrarli e di parlare con loro.
Invitiamo pertanto tutte le associazioni a diffondere la notizia e a partecipare con le famiglie, con i bambini, con i ragazzi.
Pranzeremo insieme con una pizza al taglio e il dolce offerti dal Forum e poi incontreremo i Consiglieri per esprimere loro tutto il nostro disagio per una norma che mira a disarticolare il concetto stesso di famiglia trasformandola da comunità di persone a single.
Sarà una splendida occasione per mostrare alla politica la bellezza del nostro fare famiglia, dei nostri figli e anche dei nostri anziani.
E’ prevista una distribuzione di palloncini per i più piccoli.
Per i più interessati è anche possibile trovare altro materiale o provare la simulazione fiscale del sistema “fattore famiglia” confrontata con l’attuale ai seguenti link:



Forum delle Associazioni Familiari dell'Umbria
via Col di Tenda, 15
06070 PERUGIA

Il Presidente
(Avv. Simone Pillon)

mercoledì 16 febbraio 2011

Venerdì 18 febbraio: M’ILLUMINO di MENO 2011, UNITI nell'ENERGIA!!!



Anche la Casa dei Girasoli aderisce all'iniziativa M’illumino di meno, la più radiofonica campagna sul risparmio energetico mai escogitata sul globo terracqueo.
La Giornata del Risparmio Energetico 2011, special edition per i 150 anni dall’Unità d’Italia, è fissata per il 18 febbraio 2011. Anche quest’anno Caterpillar invita comuni, associazioni, scuole, aziende e case di tutt’Italia ad aderire all’iniziativa creando quel “silenzio energetico” che ha coinvolto le piazze di tutt’Europa negli anni scorsi, per fare spazio, dove possibile, ad un’accensione virtuosa, a base di fonti rinnovabili.
Per il 18 febbraio cerchiamo, contestualmente agli spegnimenti simbolici, accensioni originali di luci pulite a tema tricolore. Turbine, lanterne, Led o biciclette, che alimentino tricolori luminosi su tutto il territorio nazionale. Impariamo a risparmiare, a produrre meglio e a pretendere energia pulita per tutti.
Allo stadio attuale della ricerca tecnologica è già possibile produrre energia con il sole, il vento, il mare, il calore della terreno o con le biomasse. Facendo appello all’inesauribile ingegno italico invitiamo tutti, dagli studenti ai precari, dalle aziende in crisi alle amministrazioni comunali, a misurarsi con la green economy adottando un sistema pulito per spegnere lo spreco e accendere una scenografia tricolore il 18 febbraio 2011.
Nella puntata speciale per M’illumino di meno, in onda il 18 febbraio dalle 17 alle 19,30 dall’interno del Castello di Rivoli, sono previsti collegamenti telefonici con le più prestigiose adesioni all’iniziativa di quest’anno; durante la diretta 150 sindaci s’impegneranno ad amministrare le proprie città con oculatezza nel segno della sostenibilità ambientale. L’idea è quella di sottoscrivere una sorta di “giuramento” per ridurre i consumi e sostenere con ogni mezzo le energie alternative. Tutti con fascia tricolore per l’occasione. Parallelamente, il Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli organizzerà un grande evento collettivo nell’ambito del progetto Italiae. 150 eventi in piazza per ri-disegnare l’Italia.
Anche all’estero si cercheranno esperienze di razionalizzazione dei consumi e di amministrazioni virtuose dal punto di vista della gestione sostenibile delle risorse energetiche.
Su http://www.caterpillar.rai.it/ è possibile segnalare la propria adesione e trovare tutti i materiali per diffondere l’iniziativa nei posti di lavoro, a scuola o nella propria città.

martedì 15 febbraio 2011

Insufficienze a scuola? Aiutiamo tuo/a figlio/a a recuperare in fretta!



Sono ancora aperte le iscrizioni ai nostri Centri Pomeridiani per Ragazzi "Peter Pan", ubicati a Lama (per i residenti nel Comune di San Giustino) e a Pistrino (per i residenti nel Comune di Citerna) ed aperti a bambini/e che frequentano la scuola elementare e a ragazzi/e che frequentano la scuola media (ovviamente le attività si svolgono in classi separate).
I due servizi socio-educativi sono finalizzati principalmente al recupero delle materie scolastiche: se tuo/a figlio/a ha avuto delle insufficienze nel primo quadrimestre o i colloqui con gli insegnanti ti hanno preoccupato, questo è il momento giusto per rimediare.

LE INSUFFICIENZE VANNO AFFRONTATE SUBITO!!!

Insieme ai nostri insegnanti ed educatori tuo/a figlio/a potrà recuperare le insufficienze, senza rimanere indietro con il programma.
Recuperare adesso significherà per lui/lei vivere più serenamente l’anno scolastico o affrontare con tranquillità gli esami di terza media.

QUAL È LA MATERIA CRITICA? Matematica, scienze o inglese?

Per qualunque materia tuo/a figlio/a troverà un ambiente che saprà come motivarlo e saprà dargli un appoggio costante fino al recupero completo della materia.

I nostri Centri sono aperti il pomeriggio dalle ore 14,00 alle ore 18,00: oltre allo studio gli educatori propongono attività ludiche, ricreative, sportive e motorie al fine di favorire la sana socializzazione ed aggregazione tra i ragazzi partecipanti.

Per INFORMAZIONI ed ISCRIZIONI
contatta la Dott.ssa Valentina Rossi al cell. 329/6558506.

Centro Pomeridiano Ragazzi "Peter Pan" di Lama
presso la Casa dei Girasoli in Via Tifernate n. 21/B
(Associazione di Volontariato "Genitori Oggi" Onlus)
www.genitorioggi.org

Centro Pomeridiano Ragazzi "Peter Pan" di Pistrino

presso la Scuola Media Statale in Via della Libertà n. 32
("FIORE VERDE Società Cooperativa Sociale" Onlus)
www.fioreverde.org

lunedì 14 febbraio 2011

Il TUO 5x1000 a sostegno della Casa dei Girasoli! Perché? Ci sono 74 buoni motivi!


Perché dovrei devolvere il mio "5 per mille" alla Casa dei Girasoli"?

Perché così sostieni un progetto che concretamente si prende cura di n. 56 persone indigenti e n. 18 famiglie a rischio di emarginazione sociale residenti nel nostro territorio dell'Alta Valle del Tevere:

a) n. 24 persone anziane bisognose di assistenza continuativa;

b) n. 32 bambine e bambini provenienti da famiglie in particolari situazioni di disagio sociale o in difficoltà economiche;

c) n. 18 famiglie bisognose di sostegno socio-economico, educativo e culturale.

AIUTARCI NON TI COSTA DAVVERO NIENTE!!!

Infatti devolvere il TUO "5 per mille" nella prossima dichiarazione dei redditi non ha nessun costo e non è un ulteriore trattenuta: parte delle tasse che dovresti pagare alla Stato vengono devolute a sostegno della Casa dei Girasoli.

domenica 13 febbraio 2011

Milano. Tettamanzi al settimanale "Vita": «Il lavoro, vera priorità sociale»



Un'intervista sul numero in edicola questa settimana

A due anni dal lancio del Fondo Famiglia Lavoro il cardinale Dionigi Tettamanzi con una lunga intervista rilasciata al settimanale "Vita" in edicola questa settimana, traccia un bilancio di questa iniziativa straordinaria che attraverso una raccolta di 11 milioni di euro ha potuto aiutare 5mila famiglie messe in ginocchio dalla crisi.
L'ccasione è la presentazione dei risultati della Fondazione famiglia lavoro, attraverso una ricerca realizzata dall'istituto Aaster di Aldo Bonomi e avvenuta a Milano. Nell'occasione il cardinale ha pronunciato un discorso sulla situazione sociale della diocesi.
Nell'intervista rilasciata a Vita il cardinale spiega che «l’intervento della Chiesa a sostegno di chi ha perso il lavoro non rappresenta se non una “goccia” nel vasto mare delle necessità che solo chi ha responsabilità civili, o in ambito politico ed economico può e soprattutto deve affrontare, con mezzi e in tempi adeguati».
Il cardinale, in questa lunga intervista esclusiva, lancia anche un appello sull’urgenza più grande nella società d’oggi, il lavoro. «Offrire lavoro, pur con le gravi difficoltà in cui si dibatte il mercato, è oggi condizione di vita, di dignità personale e familiare, per molti. La “questione lavoro” dovrebbe davvero essere messa ai primi posti dell’ordine del giorno di tutti quanti hanno responsabilità pubbliche o d’impresa».
Tettamanzi non nasconde anche alcuni aspetti di delusione rispetto a certe reazioni e giudizi ricevuti: «Mi fa male, come vescovo, sentire persone che affermano con tranquillità, contando sul consenso scontato di chi le ascolta: “ma dov’è la crisi? Guarda le strade come sono affollate, i supermercati che traboccano di persone…” senza rendersi conto di quanti non sono in quella condizione, come pure del fatto che i consumi anche per prodotti di prima necessità stanno diminuendo sempre di più, che i risparmi delle famiglie si stanno assottigliando».
Infine un commento di soddisfazione sul comportamento della Chiesa milanese: «Mi ha sorpreso anzitutto l’aspetto corale, partecipato della risposta all’appello che avevo lanciato inaugurando il Fondo. Le migliaia di offerte di privati, le centinaia di parrocchie che si sono attivate, le ingenti somme devolute da alcuni Enti, mi hanno stupito non tanto per la loro rilevanza, ma per la gratuità che hanno manifestato: non c’era un particolare ritorno di immagine nel contribuire al Fondo! L’espressione quindi di una comunità solidale, spesso nascosta ma vivace».



Nel nostro "piccolo" la Casa dei Girasoli ha già creato 18 nuovi posti di lavoro!




domenica 6 febbraio 2011

Uno degli obiettivi principali del 2011: terminare i lavori del parco!

Terminare i lavori per la realizzare del parco pubblico antistante la Casa dei Girasoli è uno degli obiettivi che si sono dati i Volontari dell'Associazione "Genitori Oggi" per l'anno 2011.
Questo consentirebbe di terminare tutte le opere edili collegate alla nuova struttura sociale polifunzionale, che sta già dando tante risposte ai bisogni della Comunità altotiberina.
L'appello è rivolto soprattutto ai tanti imprenditori dell'Alta Valle del Tevere: diversi hanno già sostenuto in vari modi la Casa dei Girasoli.
Altri lo potrebbero fare quest'anno: come? Pensando, per esempio, di
1) effettuare una erogazione liberale (i contributi economici sono totalmente deducibili);
2) destinare il proprio "5 per mille" al progetto, sensibilizzando i propri dipendenti a fare altrettanto;
3) donare prodotti della propria azienda, che possono essere usati come premi per lotterie o pesche di beneficenza finalizzate a raccogliere fondi per la Casa dei Girasoli.
Per ulteriori informazioni contattare il numero: 075/8583455.
La Casa dei Girasoli risponde ai bisogni di tanti,
ma più vivere solo con l'aiuto di tutti!!!