La Casa dei Girasoli è...

La Casa dei Girasoli è...

... SOCIALE!
Casa Famiglia e Servizio Diurno per Anziani

... EDUCAZIONE!
Asilo Nido d'Infanzia e Centro Pomeridiano per Ragazzi

... VOLONTARIATO!
Iniziative di Solidarietà a favore di minori, disabili ed anziani

... FORMAZIONE!
Corsi di formazione e aggiornamento, seminari, convegni

... LAVORO!
Creazione di nuova occupazione nel settore dell'Economia Civile

... CULTURA!
Biblioteca dei Libri Ritrovati

... ARTE!
Mostra Permanente di Opere di Artisti del Territorio Altotiberino

lunedì 20 febbraio 2012

Firma anche Tu la petizione di Vita per un nuovo Servizio Civile


IDEE. Ceronetti: sogno un Servizio Civile per tutti i giovani

Il grande scrittore sul Corriere si schiera...
di Guido Ceronetti
(dal Corriere dela Sera, 18 febbraio)
(...) Usurpo lo spazio di una colonnina di giornale, avvertendo il lettore paziente che sono preparato ai suoi quasi certi malumori. Perché voglio accennare al mai disoccupato problema della disoccupazione giovanile, stufo di sentirne trattare con adulazione oscurante e retoricaccia di finta compassione, lontano da ogni buon senso. Perché questo ho veduto. La fine della dannatissima naja (il servizio militare costituzionalmente obbligatorio) ha nociuto ai giovani maschi italiani. L'esercito ridotto e a base volontaria era la soluzione più giusta e razionale: ma tra i diciotto e i venti anni per innumerevoli altri si è aperto uno sbadiglio di noia, frustrazione, poltroneria, caccia nevrotica del posto sfruttata per fini di potere da falsi amici avidi di consenso facile, di voto futuro. La mia proposta di utopistico bene sociale è di istituire un servizio civile ovviamente disarmato per tutti i giovani, uomini e donne di diciotto-diciannove e vent'anni, della durata di un anno e mezzo, fatto di servizi utili alla collettività, apprendimento di mestieri, studio, giochi, sport, teatro, pronto impiego nelle calamità. I figli degli immigrati con cittadinanza italiana ne farebbero parte alla pari e insieme con tutti gli altri. Dopo il servizio, si resterebbe disponibili per prestare soccorso almeno fino a trent' anni. L' espressione logorata fino alla nausea «mercato del lavoro» chi volesse ascoltarmi eviterebbe di usarla, perché è linguaggio di schiavitù e contrasta con ogni, anche umbratilmente superstite idea di felicità umana.
Non è per farli sgranocchiare da questa mercificazione totalitaria, non è per prepararli al posto ma per toglierne l'ossessione, che bisognerebbe istituire il servizio civile in vista dei giovani e di una loro difesa possibile. La corruzione del dato statistico non segnala, né mai lo potrebbe, il grado pauroso, sempre più pervasivo, di disoccupazione mentale giovanile. La discoteca lava midollarmente la mente, l'incessante esclusiva comunicazione di cellulare isola da ogni autentico affratellamento umano. Il semplificarsi del ragionamento, il disarmo della vigilanza razionale, il panico per concetti complicati, la perdita di ogni libertà di sognare, sono le porte dell' indifferenza a tutto, una specie di Alzheimer che incombe su giovani senza memoria viva. La regola benedettina - ora et labora - resta applicabilissima anche, e dovunque, oggi. Spinoza campava da ottico, e filosofava gratis. Essenziale è procurare un ombrello ai giovani contro la fretta di arraffare e l'avidità di guadagno, contro il porre gli occhi ipnotizzati su costosi oggetti in vetrina. (La strage parricida di Verona aveva per movente la fretta di possedere una vettura bramata). E molto bene gli farebbe un anno e mezzo di costrizione a una tregua, liberi dal bisogno ma non dall'operosità, educati a usare il machete nella giungla di corruzioni che li aspetta all'uscita. In questa mia mini-Città del Sole, l' eccessiva vicinanza Yin-Yang (lo scambio sessuale) non sarebbe da favorire né da mettere negli statuti. Sperimentato prematuramente, il sesso è distruttivo per la sensibilità femminile. A vent'anni le ragazzine ne sono disgustate come per uno stupro e non provano più nessun piacere. Una società che non sogna l'amore è marcata a fuoco da frigidità e impotenza, in mezzo a una pubblicità demoniaca di Eros bisessuale, di erotismo stimolato che agghiaccia e castra. A Saint-Germain-des-Prés, parecchi anni fa, ricordo una ragazza con gli occhiali e gli occhi chiari, che innalzava un cartello a una dimostrazione femminista. Diceva, in cubitali: Et le clitois alors? («E allora, questa clitoride?»). Mi avvicinai per spiegazioni. Era timidissima. Rispose divertita: «Beh, sai... Siamo libere, ma non sappiamo che farcene»! Tra 1913 e 1933, ebbe giorni di grande fioritura in Germania l'utopia realizzata di un diverso vivere (in rivolta contro quello di Berlin Alexanderplatz, 1929, e di Metropolis, 1926): il movimento giovanile dei Wandervogel («uccelli migratori»), per borghi di fiaba e foreste intatte. Ci volle il torvo sopravvento delle forze del male nel gennaio 1933 per fiaccare e stroncare vigliaccamente quel fragile sogno di una gioventù libera e pulita. Chi ha orecchie intenda.

giovedì 2 febbraio 2012

FAMIGLIA - Governo stanzia 25 milioni per le Regioni: priorità Nidi e Anziani


ROMA - ''In un momento di crisi, in cui le famiglie italiane rischiano l'impoverimento e le risorse sono limitate, è necessario scegliere con estrema attenzione le priorità di intervento: quest'anno le risorse del Fondo Nazionale della Famiglia destinate alle Regioni dovranno essere impiegate per gli asili nido e per l'assistenza domiciliare degli anziani''.
E' quanto ha dichiarato il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione, Andrea Riccardi, che ha la delega per le Politiche Familiari, al termine della Conferenza Unificata, dove è stata siglata un'intesa tra Governo e Regioni.
''Abbiamo voluto in questo modo evitare - ha spiegato Riccardi - la dispersione delle risorse attraverso logiche di interventi a pioggia, individuando invece due priorità vincolanti: gli asili nido e l'assistenza domiciliare. Bambini, anziani e disabili sono infatti le categorie più esposte agli effetti della crisi economica''.
La decisione riguarda, tra l'altro, la ripartizione del Fondo per le Politiche della Famiglia per l'anno 2011, che destina 25 milioni statali, che si aggiungono alla spesa sociale regionale, a interventi di competenza regionale in favore della famiglia.
Il ministro ha proposto e così è stato deciso con le Regioni, i Comuni e le Province, che le risorse provenienti dal Fondo per le Politiche della Famiglia dovranno essere utilizzate per i servizi socio-educativi per la prima infanzia e per l'assistenza domiciliare, in coerenza con la strategia del governo Monti che punta a convogliare risorse su obiettivi precisi.
Le risorse destinate all'assistenza domiciliare dovranno comunque riguardare interventi riferibili alla componente sociale.

fonte: ANSA