La Casa dei Girasoli è...

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Casa Famiglia e Servizio Diurno per Anziani

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Asilo Nido d'Infanzia e Centro Pomeridiano per Ragazzi

... VOLONTARIATO!
Iniziative di Solidarietà a favore di minori, disabili ed anziani

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Corsi di formazione e aggiornamento, seminari, convegni

... LAVORO!
Creazione di nuova occupazione nel settore dell'Economia Civile

... CULTURA!
Biblioteca dei Libri Ritrovati

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Mostra Permanente di Opere di Artisti del Territorio Altotiberino

domenica 27 marzo 2011

I "beni comuni" al centro di Terra Futura 2011



“Ciò che è comune alla massima quantità di individui
riceve la minima cura.
Ognuno pensa principalmente a se stesso e
quasi per nulla all’interesse comune”
Aristotele, Politica
 
Tutto, intorno a noi, parla di beni comuni. Non vi è aspetto della nostra vita quotidiana nel quale non si incontri una implicazione di questi valori, materiali e immateriali, che subiscono attacchi diretti o, comunque, che sono trattati con indifferenza rispetto alla loro scarsità (pari solo al loro valore): aria, acqua, foreste, biodiversità, territorio; ma anche cultura, lavoro, etica pubblica, legalità, solidarietà.
C'è una sorta di cupio dissolvi che ne caratterizza l'uso. Un consumo compulsivo pilotato da un egoismo proprietario fondato sulla pericolosa illusione di gruppi ristretti di persone e della generazione presente, come se non vi fosse domani. E, in effetti, se questo consumo irresponsabile e questa indifferenza culturale continueranno non vi sarà domani, nel senso che le generazioni non egemoni o non presenti oggi disporranno di una quantità e una qualità dei beni comuni assai compromesse.
Torniamo a questo tema a Terra Futura 2011 significativamente a 10 anni dal primo World Social Forum proprio perché il movimento, una moltitudine inarrestabile di gruppi e individui, che ha colorato il pianeta della globalizzazione spinta ha, in fin dei conti, posto da sempre questo tema.

E la crisi globale, che come abbiamo più volte detto non è solo finanziaria essendone questo aspetto insieme l'innesco e la manifestazione ma non la causa, ha confermato tristemente questa analisi. Fin quando non si affronteranno in radice questi temi, come ha fatto per anni Elinor Ostrom insignita nel 2009 del premio Nobel per l'Economia, non si troverà una via d'uscita dalla crisi e non ci sarà ripresa della crescita che tenga. Intorno a questi temi ruoterà Terra Futura quest'anno, con incontri e dialoghi fra esperti sui beni comuni, presentando esperienze virtuose di governo dei commons, lanciando campagne per nuove normative di tutela e valorizzazione, aprendo discussioni non scontate né facili sulla res communes che già il Codice Giustiniano - 1500 anni fa - individuava come quei beni che essendo di tutti non possono essere proprietà di pochi e che contribuiscono in modo decisivo alla coesione sociale e alla qualità della vita di individui e comunità.

Simone Siliani
Fondazione Culturale Responsabilità Etica Onlus

Terra Futura
Mostra-Convegno Internazionale
buone pratiche di vita, di governo e d'impresa verso un futuro equo e sostenibile
Firenze, Fortezza da Basso
20 - 22 maggio 2011
VIII Edizione - Ingresso libero

giovedì 17 marzo 2011

Un popolo di patrioti?



di Alberto Mario Banti

Che succede, insomma? Dobbiamo sentirci italiani? Non dobbiamo sentirci italiani? Perché sono questi, in definitiva, gli interrogativi che la Celebrazione del Centocinquantesimo dell’Unità pone. Francamente penso che ci siano ottimi motivi per sentirsi parte di una comunità politica italiana. E penso anche che quegli ottimi motivi dovremmo andarli a cercare in prima istanza nella Costituzione della Repubblica, che è il patto fondativo che ci lega davvero. Lì, nella prima parte, nella sezione dei valori, così come nella seconda, quella relativa all’architettura costituzionale, possiamo trovare seri motivi di orgoglio, poiché si tratta di una Costituzione nel suo complesso molto bella, e tale da aver garantito le libertà di tutti (sottolineo: assolutamente tutti) dal 1948 a oggi.

Dopodiché è anche giusto che per un anno, e in occasione del 150o, si celebri la data del 17 marzo considerandola festa nazionale. Ma solo per un anno. Perché la Repubblica italiana le sue feste di fondazione le ha già, e sono il 25 aprile e il 2 giugno. Eventi molto belli da ricordare: la Liberazione, la Repubblica, l’elezione dell’Assemblea Costituente a suffragio universale sono evidentemente momenti importanti, carichi di una grande quantità di valori positivi: la fine di una dittatura; la fine di una guerra e di una minacciosa occupazione straniera; l’inizio di una lunga stagione di piena e larga libertà. E qui mi fermerei. Nel senso che non andrei oltre a cercare nel passato ragioni per sentirci parte di una comunità politica coesa. E ciò perché il recupero del Risorgimento o addirittura della storia precedente in funzione patriottica è possibile solo attraverso la costruzione di una rappresentazione mitica che semplifichi, purifichi e in definitiva distorca le vicende storiche che si considerano come fondative. Che appartengono a contesti culturali lontani. Immersi in culture politiche diverse. E in qualche caso anche impregnate di valori ideologici tossici.

Ma c’è un possibile patriottismo «buono»? Certo che c’è: è il patriottismo costituzionale. Che non è certamente un concetto banale, né di facile diffusione; ma non per questo è meno «buono». E «buono» lo è – fra le altre cose – perché invita a sentirsi parte di una comunità politica non perché si pensa di discendere da Scipione l’Africano o perché si pensa di avere nelle vene del «sangue italiano», ma perché ci si sente legati a un patto fondamentale che contiene i valori essenziali e le regole imprescindibili del gioco politico, che disciplinano la vita collettiva. Che questo patto sia stretto tra persone che hanno – come strumento di comunicazione fondamentale – la lingua italiana fa della comunità politica che lo sottoscrive una comunità italiana.

Torno dunque al mio punto iniziale: è nella Costituzione che possiamo trovare un modo giusto per sentirci italiani. Un modo ricco di valori positivi. Un modo accogliente nei confronti di chi venga da altri Paesi ma decida di vivere in Italia e di far parte di questa specifica comunità, secondo procedure e regole che governino con serietà i flussi migratori. Un modo, infine, che può tenerci al riparo dai pericoli di un possibile risorgere del nazional-patriottismo. Il che, naturalmente, comporta che la Costituzione sia conosciuta, rispettata e amata: e se questo obiettivo diventasse il principale della pedagogia pubblica dispiegata per il 150°, allora sì che potremmo dire di aver fatto un buon uso di questo anniversario.

[Questo testo anticipa l’articolo L’inno di Mameli e il buon patriottismo,in uscita sul numero 2/2011 del «Mulino» nella rubrica «se centocinquanta vi sembran pochi», dove viene ospitato anche il contributo di Vittorio Vidotto, Italiane e italiani.]


Auguri a tutte le Italiane
e a tutti gli Italiani!!!

domenica 13 marzo 2011

La centralità della Famiglia, Valore ma anche Risorsa

E' stata davvero un'iniziativa molto interessante quella organizzata sabato scorso da "AGORA' Scuola di Formazione Politica e Sociale" della Diocesi di Città di Castello: nella Sala Polivalente della Casa dei Girasoli l'Ufficio per i Problemi Sociali, il Lavoro, la Giustizia e la Pace ha proposto un laboratorio su "Politiche Familiari e Welfare Locale".
In sintesi ne sono venute fuori alcune idee/proposte interessanti:
1) un "impegno in politica" che dovrebbe nascere da un percorso di  formazione preliminare, essere portato avanti tenendo presenti Valori ben precisi, ma soprattutto facendo scelte ed atti concreti con il coinvolgimento,  partecipazione e consultazione di diversi soggetti (associazioni, forum, ma anche le imprese del territorio);
2) la "centralità della famiglia" come Valore, ma anche come Risorsa Responsabile e Soggetto Attivo;
3) una "prospettiva culturale e operativa innovativa" di medio-lungo periodo per orientare le politiche di un Comune e realizzare un vero e proprio WELFARE SUSSIDIARIO LOCALE A MISURA DI FAMIGLIA.

Per approfondimenti:








Sabato 19 marzo, ore 16, Città di Castello - LABORATORIO DI AGORA': ARCHITETTURA COME BENE COMUNE

In allegato trovate l'invito personale al LABORATORIO DI AGORA': "ARCHITETTURA COME BENE COMUNE", che si svolgerà sabato 19 marzo - a partire dalle ore 16.00 - presso la Sala Convegni dell'Hotel Tiferno a Città di Castello.

SI PRECISA CHE LA PARTECIPAZIONE AL LABORATORIO E' A NUMERO CHIUSO E SARANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE LE ISCRIZIONI IN FUNZIONE DELLA DATA DI RICEZIONE DELLE STESSE.

PER ISCRIVERSI SEGUIRE LE INDICAZIONI FORNITE NEL VOLANTINO ALLEGATO.
 
 

Per avere maggiori informazioni, per inviare i vostri contributi o per presentare le iscrizioni è possibile contattare il Coordinatore del Laboratorio, Ing. Alessandro Petrani, alla mail ptale@tiscali.it

domenica 6 marzo 2011

Sabato 12 marzo, ore 16: LABORATORIO DI AGORA' SU "POLITICHE FAMILIARI E WELFARE LOCALE"

DIOCESI DI CITTA' DI CASTELLO
AGORA' - Scuola di Formazione Politica e Sociale

SABATO 12 MARZO 2011, ore 16
"CASA DEI GIRASOLI" - LAMA DI SAN GIUSTINO (PG)

"POLITICHE FAMILIARI E
WELFARE LOCALE"


Qui sotto trovate l'invito personale al LABORATORIO DI AGORA' "POLITICHE FAMILIARI E WELFARE LOCALE".


SI PRECISA CHE LA PARTECIPAZIONE AL LABORATORIO E' GRATUITA MA A NUMERO CHIUSO: QUINDI SARANNO PRESE IN CONSIDERAZIONE LE ISCRIZIONI IN FUNZIONE DELLA DATA DI RICEZIONE DELLE STESSE.

PER ISCRIVERSI SEGUIRE LE INDICAZIONI FORNITE NEL DEPLIANT.



giovedì 3 marzo 2011

Carnevale al nido! Festa mascherata all'asilo Gattonando di Pistrino: appuntamento per sabato 5 marzo dalle ore 15,00 in poi



Sabato 5 marzo, dalle ore 15,00 in poi, presso l'Asilo Nido d'Infanzia "Gattonando" di Pistrino si svolgerà l'iniziativa "Carnevale al Nido!", festa mascherata rivolta a bambine e bambini con età compresa tra 3 mesi e 4 anni, accompagnati ovviamente dai loro genitori, parenti e amici.

L'iniziativa, organizzata dalla Cooperativa Sociale "Fiore Verde" - in occasione dei suoi 15 anni di attività - in collaborazione con il Comune di Citerna, è aperta a tutti la cittadinanza e la partecipazione è completamente gratuita: le educatrici del nido proporranno ai bambini presenti attività coinvolgenti quali il trucco del viso, la manipolazione, il collage, la pasta di sale, oltre che diversi giochi e tanta allegria.

Per informazioni è possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 075/8579024 oppure 345/6136304.

mercoledì 2 marzo 2011

Il "5 per mille" 2009 premia La Casa dei Girasoli: è il progetto che ha ottenuto più consensi in Alta Valle del Tevere



La "Casa dei Girasoli" è il progetto che ha ottenuto più consensi in Alta Valle del Tevere per quanto riguarda la destinazione del "5 per mille" dell'anno 2009: l'Agenzia delle Entrate ha pubblicato le tabelle degli enti ammessi al beneficio e nell'elenco delle ONLUS e delle Organizzazioni di Volontariato ammesse al beneficio del "5 per mille" dell'anno 2009 (relativo ai redditi 2008) l'Associazione di Volontariato "Genitori Oggi" è al 1025° posto su 28.396 enti possibili destinatari in tutta Italia ( fonte http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/portal/entrate/home ).
Pertanto nell'elenco delle Onlus risulta essere il primo ente tra tutti quelli ammessi che operano in Alta Valle del Tevere: le persone che hanno destinato il proprio "5 per mille" a sostegno del progetto "La Casa dei Girasoli" sono state n. 1.380 per un importo complessivo di € 30.058,87.
Un risultato eclatante per un'organizzazione che opera in un territorio ben definito (l'Alta Valle del Tevere): l'entusiasmo dei volontari è davvero alle stelle perché questo importante risultato dimostra il consenso di persone che si è creato intorno alla Casa dei Girasoli.
I volontari intendono ringraziare tutti coloro che hanno e vorranno ancora sostenere le attività dell'Associazione "Genitori Oggi", sfruttando al massimo le potenzialità della Casa dei Girasoli.
GRAZIE DAVVERO A TUTTI!!!