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lunedì 1 novembre 2010

Unione Europea - La svolta "sociale" di Barnier



Il Commissario Europeo con delega al Mercato Interno e ai Servizi dice basta al "capitalismo selvaggio".

Il Mercato unico: ecco una roccaforte che la società civile non è mai stata in grado di conquistare, ma che ora mostra le sue prime crepe. La svolta risale al 27 ottobre quando il Commissario Europeo con delega al Mercato Interno e ai Servizi, Michel Barnier, ha presentato il "Single Market Act", che contiene cinquanta proposte per rinnovare il mercato interno offrendo più spazio a “un’economia sociale di mercato molto competitiva”.

Le tre proposte clou per il sociale

Tre sono le proposte del Commissario per un Mercato Unico fondato sull’Economia Sociale.
“In primo luogo l’iniziativa per un’imprenditoria sociale deve permettere di liberare le riserve di talenti e di risorse finanziarie esistenti negli Stati membri, riconciliando i professionisti della gestione e del finanziamento con gli imprenditori portatori di progetti innovativi sul piano sociale e portatori di crescita”.
Il secondo obiettivo si propone di “migliorare il panorama giuridico nel quale si struttura una parte dell’economia sociale”. Una delle iniziative che la Commissione vuole proporre riguarda lo Statuto europeo delle Fondazioni, “uno strumento giuridico vitale che faciliterebbe molto le donazioni transfrontaliere e le attività di una fondazione su scala europea” secondo il chief executive dell’European Foundation Center, Gerry Salole. Per consentire alle fondazioni Ue di superare gli ostacoli attuali, la Commissione presenterà un regolamento sullo statuto prima della fine del 2011.
La terza e ultima proposta legata alla “governance e alla responsabilità sociale d’impresa mira a ridefinire un ruolo dell’impresa nell’economia contemporanea” con l'obiettivo di "migliorare la trasparenza, in particolar modo nel campo dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile".
Per portare a termine i suoi impegni (non soltanto quelli sopramenzionati), "la Commissione intende rafforzare la consultazione e il dialogo con la società civile nella preparazione e nell'applicazione dei testi. Un'attenzione particolare verrà concessa ai consumatori, alle Ong, ai sindacati, alle imprese, ai risparmiatori e alle collettività territoriali nelle consultazioni che precedono l'adozione di proposte".

Condividiamo pienamente. Ma ora "dalle parole ai fatti"!!!

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