La Casa dei Girasoli è...

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martedì 26 aprile 2011

Cooperative umbre «fantasma», il Ministero ne cancella 57. In alcuni casi i bilanci mancavano dal 1996


Apprendiamo dal sito UMBRIA 24 che sono per il momento 57 le cooperative umbre cadute sotto la scure del Ministero dello Sviluppo Economico che nel corso dell’ultimo mese ha avviato l’operazione di scioglimento delle cosidette cooperative «fantasma». Grazie alla leva normativa rappresentata dalla Legge Sviluppo 2009 il Ministero sta procedendo alla eliminazione dal Registro Imprese di tutte quelle cooperative che, sebbene iscritte, non presentano il bilancio da più di cinque anni, in alcuni casi anche da dieci.
Cooperative «abbandonate». Perlopiù i casi in questione riguardano tutte quelle cooperative "abbandonate" dai soci e quindi inattive da lungo tempo. Il Ministero però non esclude che negli elenchi in corso di pubblicazione sulla «Gazzetta Ufficiale», siano finite anche situazioni che lambiscono l’economia illegale. Nel complesso in Italia l’operazione avviata dal ministero farà scomparire circa 15 mila cooperative, il 10% delle società che risultano formalmente iscritte al Registro delle Imprese.
Bilanci mai visti. Per quanto riguarda l’Umbria le cooperative «fantasma» sono concentrate principalmente a Perugia e in alcuni casi un bilancio non si vede dai giorni del golden gol con cui la Germania di Bierhoff batteva a Wembley la Repubblica Ceca conquistando gli Europei del 1996. Dal monitoraggio informatico effettuato nei mesi scorsi, grazie anche alla consultazione dei registri di Unioncamere, il Ministero ha vagliato migliaia di posizioni. Nel solo numero della «Gazzetta Ufficiale» del 22 marzo di coop «fantasma» ne sono state cancellate quasi 6 mila, perlopiù tra Campania, Lazio e Lombardia.
Occhio alle date. Le date di pubblicazione (per quanto riguarda l’Umbria 25 marzo, 9 e 21 aprile) rivestono una grande importanza per creditori o altri soggetti coinvolti dallo scioglimento. Entro 30 giorni dalla data di pubblicazione infatti i soggetti di cui sopra potranno chiedere al Ministero la nomina di un commissario liquidatore. Altrimenti gli enti che si occupano della conservazione dei registri procederanno alla cancellazione. Per lo Stato la mancata opposizione allo scioglimento potrebbe significare anche incamerare eventuali beni immobili posseduti dalle cooperative. Beni che quindi saranno acquisiti nel patrimonio pubblico o venduti all’asta.




Per fortuna molte cooperative continuano a portare avanti i loro scopi mutualistici e a creare occupazione, ma ci dobbiamo costantemente guardare da "competitori sleali", che non applicano i contratti di lavoro, non rispettano le norme sulla sicurezza sul lavoro, non versano i contributi, non hanno regolamenti chiari.
Da tempo la Confcooperative e la Lega delle Cooperative, le maggiori organizzazioni di rappresentanza a livello nazionale, denunciano anche l’assalto delle cooperative cosidette "spurie" che operano spesso illegalmente sul mercato degli appalti dei servizi: finte cooperative, strumenti in mano a loschi figuri, estranei ai valori della cooperazione.
Si evidenzia pertanto la necessità che ogni cooperativa partecipi ad appalti pubblici o privati esibendo i contratti di riferimento applicati, obbligando gli appaltatori ad usarli come elemento premiante per l’assegnazione dei lavori.
Sono proprio le gare al massimo ribasso che facilitano la proliferazione delle false cooperative e ledono così l’immagine della vera cooperazione: appalti assegnati anche per un costo del lavoro di 11-12 euro all’ora, che ovviamente alimentano situazioni illegali.
Lo sforzo potrebbe essere quello di far rispettare le tabelle con indicati importi minimi del costo orario complessivo degli oneri a carico della cooperativa, un tentativo che sta perseguendo anche la Direzione del Lavoro per cercare di fronteggiare il problema. La conseguente richiesta agli organi di controllo è quindi quella di intensificare le verifiche: chi va sotto certe soglie sfrutta i lavoratori e danneggia le cooperative corrette.
Purtroppo spesso poi il committente non è chiamato a rispondere in solido con le pseudo-cooperative ed è invece necessario far leva sulla committenza per mettere un freno a questo malcostume dilagante che è un danno per tutta l’economia del territorio.
Notiamo infine che queste cooperative non si associano alle organizzazioni di rappresentanza per non soggiacere ai controlli periodici delle Centrali Cooperative, che sono obbligate a fare nei confronti degli iscritti.
Per questo lanciamo la proposta alle committenze (enti pubblici) affinché, in virtù della responsabilità solidale, chiedano alle cooperative a cui intendono affidare lavori l’estratto della revisione che per legge le cooperative devono affrontare: questo aiuterebbe gli enti appaltanti anche ad avere informazioni utili sulla serietà dell’impresa cooperativa.

venerdì 22 aprile 2011

Oggi la 41/a Giornata della Terra

Mobilitazione in 114 Paesi, un miliardo di eco-azioni


Compie 41 anni la Giornata della Terra, Earth Day, che si celebra ogni 22 aprile. La mobilitazione coinvolge 114 paesi, con Usa e India in prima fila. Il 22 aprile del 1970, 20 milioni di cittadini americani avevano risposto ad un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, partecipando ad una storica manifestazione a difesa del Pianeta. A gestire l'evento mondiale e' l'Earth Day Network, che per l'edizione 2011 ha fissato un obiettivo ambizioso: raccogliere un miliardo di ''azioni verdi'' prima del summit Onu sollo sviluppo sostenibile previsto a Rio de Janeiro nel 2012.
C'e' chi ha deciso di fare a meno dell'acqua in bottiglia e chi ha abbandonato l'auto per la bicicletta, mentre altri hanno cambiato le vecchie lampadine e deciso di fare la spesa portando una capiente borsa di tela da casa. Per tutti la parola d'ordine e' compiere un gesto a vantaggio della salute del Pianeta.

A partecipare al tam tam via internet sono singoli cittadini, aziende, organizzazioni non governative e amministrazioni locali: il contatore ha gia' superato quota 85 milioni e continua ad avanzare. Fra le novita' dell'edizione 2011, che l'Onu ha voluto dedicare alle foreste, c'e' il ''Canopy project'', che punta ricostruire i polmoni verdi andati perduti ai quattro angoli del globo. Altra iniziativa e' quella che cerca di coinvolgere le donne leader di governi, imprese, ong, in una campagna che aggreghi il potere al femminile per promuovere la nuova economia verde a livello nazionale, ma anche mondiale, in occasione del vertice di Rio del 2012. L'iniziativa ha gia' ''arruolato'' donne del calibro della stilista Donna Karan, della presidente della Fondazione della Virgin, Jean Oelwang e della presidente della BP per le energie alternative, Katrina Landis.

Tanti gli eventi organizzati in tutto il mondo per celebrare la Terra, da Taiwan a San Francisco, passando da Roma, Taiwan e Nuova Dehli. La capitale italiana ha dato il via ai festeggiamenti il 20 aprile con il concertone romano gratuito a Villa Borghese, con Ennio Morricone come padrino, Patti Smith, Carmen Consoli e Samuele Bersani. Negli Stati Uniti, il 23 aprile ci sara' il San Francisco Earth Day Festival, all'insegna della musica e dell'intrattenimento, ma anche dell'informazione legate ad uno stile di vita eco-sostenibile, con testimonial il divo della saga di Twilight, Chaske Spencer. A Sofia invece dal 28 aprile al 1 maggio sara' di scena il festival delle giornate verdi, mentre Berlino, con il progetto ''Let's get planting'', il 21 e 22 aprile, incentivera' a piantare alberi, puntando sul ripristino, la conservazione e la riforestazione delle foreste pluviali in Costarica. A Taiwan invece gran parte del lavoro e' gia' stato fatto: la Taiwan Environmental Information Association ha gia' piantato 2,3 milioni di alberi, 1 ogni 10 cittadini dell'isola, mentre a Nuova Dehli alcuni eco-tour partiranno alla scoperta degli angoli nascosti di natura. Non mancano i consigli 'anti-sprechi' del Wwf ad aziende e consumatori, e la Disney che da' il suo contributo con un numero di 'Topolino' a impatto zero, mentre il cantante Peter Gabriel, nel suo videomessaggio preparato per il concertone romano, avverte: ''Cio' che abbiamo fatto all'atmosfera, al clima, al nostro pianeta e' drammatico. Dobbiamo impegnarci tutti''.

mercoledì 20 aprile 2011

1 MAGGIO 2011, ore 15.30 - INCONTRO SU "FAMIGLIA E FORMAZIONE: COME DARE SPERANZA"

L'incontro su "Famiglia E Formazione: come dare speranza", organizzato dagli Uffici Problemi Sociali e Pastorale Familiare, si terrà domenica 1° maggio 2011 a Lama di San Giustino a partire dalle ore 15,30.

Qui sotto il programma con possibilità di prenotarsi per la cena (organizzata da "Insieme per l'Africa", associazione che raccoglie fondi per le missioni delle Saveriane in Camerum).


giovedì 14 aprile 2011

Un Gruppo di Acquisto Solidale alla Casa dei Girasoli?



Due buone notizie da cui partire:

1. Mercatino del biologico in viale Fabbrini: anche il Comune di San Giustino ha istituito il “Mercato verde”, riservato alla vendita diretta dei prodotti provenienti dalle aziende agricole. Si svolgerà a carattere sperimentale tutti i venerdì e sarà una importante occasione per i cittadini/consumatori di trovare cibi sani a prezzi convenienti.
La partecipazione è aperta a tutti gli imprenditori agricoli iscritti nel registro delle imprese della Camera di Commercio, comprese le cooperative di imprenditori agricoli e i loro consorzi.
 
2. Alta Valle del Tevere: 104 aziende attive negli 8 comuni del comprensorio
La realtà della Alta Valle del Tevere (Citerna, Città di Castello, Lisciano Niccone, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide) si inserisce in un quadro regionale fatto di 1.377 aziende.
Uno sguardo di dettaglio per l’Alta Valle del Tevere che tra le aziende riportate nell’elenco regionale degli operatori dell’agricoltura biologica indica (nel 2009) 58 con tutta la produzione certificata biologica, 22 che stanno convertendo la loro produzione in biologico, 14 “miste” cioè che in parte producono col metodo biologico e in parte col metodo tradizionale e 10 che esclusivamente trasformano o preparano prodotti certificati biologici.
Nel totale delle 104 aziende sono ricomprese 19 con produzione, esclusiva o no, zootecnica.


Una tendenza indicatrice non solo della innalzata sensibilità ambientale nelle imprese, ma anche della crescente domanda di un mercato sempre più “affamato” di prodotti affidabili (e per quanto possibile di provenienza italiana).

Un processo nel quale si inserisce il progetto di Piazzabio.it, piattaforma digitale dove s’incontrano la domanda e l’offerta con lo scopo di incentivare la diffusione dei prodotti biologici con il criterio della filiera corta.

Da più parti ci arrivano suggerimenti e proposte per costituire un "Gruppo di Acquisto Solidale" nel comune di San Giustino, ancora privo di una organizzazione di tal genere: e perché non utilizzare qualche spazio "da ritagliarsi" all'interno della Casa dei Girasoli per la sede organizzativa?

L'idea è stata lanciata, il dibattito è aperto: aspettiamo adesioni, suggerimenti e proposte alla nostra mail
lacasadeigirasoli@genitorioggi.org

Per ulteriori informazioni sui Gruppi di Acquisto Solidale:

martedì 12 aprile 2011

Non perdere l'appuntamento con la Solidarietà!

Sabato 16 aprile 2011

dalle ore 19.00 in poi

 

BAR MÈ | Trestina





APERITIVO SOLIDALE

Music by Deejay Bianchini

 

Il ricavato sarà devoluto alla Casa Famiglia Anziani
“San Giovanni” di Città di Castello

 

Vieni anche TU… Ti aspettiamo!

giovedì 7 aprile 2011

EVENTI. Lo sbarco in borsa di VITA al Salone del Risparmio

In occasione del Salone del Risparmio che si svolge all'Università Bocconi (via Roentgen 1 a Milano) nel foyer dell'Aula Magna - Sala 2, Gruppo Vita con Ugf, promuove il convegno "Aprire i cerchi chiusi - Usare i mercati finanziari per produrre bene comune: l'Ipo di Vita".
Venerdì 8 aprile, dalle ore 11 alle 12,30, interverranno: Riccardo Bonacina, presidente del Gruppo Vita; Paolo Migliavacca, Ceo Gruppo Vita; Danilo Trabacca, direttore generale Ugf Merchant; Stefano Taioli, Head of Capital Markets Ugf Merchant; Davide Dal Maso, segretario generale del Forum per la Finanza Sostenibile e Marco Vitale, economista e presidente Fondo italiano d'investimento nelle Piccole e medie imprese.

mercoledì 6 aprile 2011

2001-2011: Servizio Civile Nazionale dieci anni d’impegno


Il 6 marzo 2001 il Parlamento Italiano approva la Legge 64, che istituisce il Servizio Civile Nazionale, concepito come opportunità davvero unica -  messa a disposizione dei giovani dai 18 ai 28 anni - per effettuare un percorso di formazione sociale, civica culturale e professionale attraverso una esperienza umana di solidarietà sociale, attività di cooperazione nazionale e internazionale, di salvaguardia e assistenza del patrimonio nazionale.
Da quel giorno sono trascorsi dieci anni: il Servizio Civile è diventato una realtà consolidata nel nostro Paese, dove quasi trecentomila giovani - dal 2001 ad oggi - hanno dedicato un anno della propria vita al servizio della comunità.
Ma dal 2008 inizia il percorso accidentato del SCN determinato dalla carenza di risorse finanziarie che sistematicamente nel corso degli anni vengono ridotte a causa della grave crisi che invade il Mondo, Italia compresa.I dieci anni del Servizio civile vengono ricordati con vari eventi, che vanno dalla Settimana della donazione del sangue da parte dei volontari alla partecipazione alla Conferenza dell'Anno Europeo del volontariato a Venezia dal 31 marzo al 1 aprile.
Le difficoltà economiche dell’ultimo triennio che hanno portato il contingente a 19.627 volontari hanno stimolato l’UNSC a trovare strategie e risorse per continuare a mantenere alto l’interesse continuando a offrire ai giovani l’opportunità di partecipare all’esperienza di Servizio Civile.
Oggi il Servizio Civile Nazionale rappresenta una vera e propria risorsa sociale dove la formazione riveste un ruolo centrale e strategico quale strumento necessario per sviluppare la cultura del servizio civile ed assicurare il carattere nazionale ed unitario dello stesso, ponendo il giovane volontario in condizione di essere artefice consapevole della realizzazione del progetto.
E’ alla luce di questo percorso che il Governo si è impegnato a rivisitare la legge istitutiva, che pur riconfermando i principi cardine del servizio civile - come istituto finalizzato all’adempimento del dovere di difesa della Patria da realizzare attraverso attività che concorrano al conseguimento della pace, dell’uguaglianza, del progresso sociale, con modalità ispirate alla non violenza - prevede innovazioni relative alla flessibilità nel periodo di impiego e negli orari, mobilità interregionali, nonché un incremento del numero dei volontari.
L’impegno del Governo ha trovato concreta realizzazione nel recente stanziamento aggiuntivo di 24 milioni che consentiranno al SCN di confermare un congruo contingente nei prossimi tre anni.
Il 10 aprile la Lega Calcio ha concesso l'ingresso in campo - nelle partite di serie A - di striscioni con la scritta del servizio civile.

Per maggiori informazioni:




CONVEGNO: Omaggio a Papa Leone XIII (1810-2010) - Sussidiarietà e Welfare State nella Dottrina Sociale - dalla Rerum Novarum ai nostri giorni

Venerdì 8 aprile 2011 - ore 17,30
Park Hotel - Ponte San Giovanni (PG)

CONVEGNO

Omaggio a Papa Leone XIII (1810-2010)
Sussidiarietà e Welfare State nella dottrina sociale
dalla Rerum Novarum ai nostri giorni

Saluti
Associazione “Pro Ponte”
Centro Culturale “Leone XIII”
Unità Pastorale di Ponte San Giovanni

Moderatore
Mons. Elio Bromuri - Di r. Settimanale “La Voce”

Interventi
Prof. Pier Luigi Grasselli - Università degli Studi di Perugia
Dott. Lorenzo Dellai - Pres. Provincia Autonoma di Trento

Il convegno prende le mosse dalla figura di Leone XIII, “Papa sociale”, già arcivescovo di Perugia: ha lo scopo di riprendere alcune sue intuizioni espresse nell'enciclica Rerum Novarum, confrontandole con i problemi attuali.
In particolare, si intende dare rilievo all'idea di sussidiarietà, come chiave di volta della necessaria rimodulazione della politica del welfare state, a fronte di un costante ridimensionamento dello stato sociale. Appare chiaro che l'attuale livello dei servizi non sarà più a lungo sostenibile; ciò chiede una nuova cultura, che riparta appunto dalla sussidiarietà, promuovendo un diverso modo di pensare e lavorare insieme attorno al sociale.