1 gennaio 2012: Giornata mondiale della pace
"Chiediamo al presidente Monti di ridurre i militari italiani; cancellare l’acquisto dei 131 Cacciabombardieri F35; salvaguardare il ruolo e l’impegno della società civile italiana, in particolare dei giovani volontari, nella solidarietà internazionale".
Roma, 30 dicembre 2011 – Guido Barbera, presidente di Solidarietà e Cooperazione Cipsi, Coordinamento di 43 associazioni italiane di solidarietà e cooperazione internazionale – si rivolge al Presidente del Consiglio Prof. Monti e al Ministro della Cooperazione e dell’integrazione Prof. Riccardi in occasione della Giornata Mondiale della Pace del 1 gennaio, riprendendo l’accorato appello del Santo Padre: “I responsabili della cosa pubblica sono chiamati ad operare affinché istituzioni, leggi ed ambienti di vita siano pervasi da umanesimo trascendente che offra alle nuove generazioni opportunità di piena realizzazione e lavoro per costruire la civiltà dell’amore fraterno coerente alle più profonde esigenze di verità, di libertà, di amore e di giustizia dell’uomo”.
“Un paese - sottolinea Barbera - non è grande perché è forte o perché è ricco, ma quando è garante del rispetto dei diritti di ogni cittadino e della tutela dei beni comuni, evitando ogni legge, azione o contesto che producono situazioni di povertà illegale. La mancanza di lavoro, di una casa, di cure sanitarie, di istruzione, di pari opportunità, di accoglienza, di libera informazione, il degrado ambientale, la mercificazione dei beni comuni… sono forme di povertà illegale, non accettabili!”.
“In questa Giornata mondiale della Pace - continua Barbera - chiediamo al nostro governo di impegnarsi a ridurre drasticamente il numero dei militari italiani e a cancellare l’acquisto dei 131 cacciabombardieri d’attacco F35 “Joint Strike Fighter” al costo di circa 20 miliardi di euro (15 per il solo acquisto e altri 5 in parte già spesi per lo sviluppo e le strutture di assemblaggio). Con i 15 miliardi che si risparmiano cancellando l’acquisizione degli F-35 JSF si possono fare molte cose. Ad esempio costruire duemila nuovi asili nido pubblici, mettere in sicurezza le oltre diecimila scuole pubbliche che non rispettano la legge 626 e le normative antincendio, garantire un’indennità di disoccupazione di 700 euro per sei mesi ai lavoratori parasubordinati che perdono il posto di lavoro, rilanciare la cooperazione del nostro paese ed avviare processi concreti di integrazione sociale. Chiediamo inoltre al Ministro della Cooperazione Prof. Riccardi di intervenire immediatamente a tutelare l’impegno della società civile italiana, in particolare dei giovani, nella cooperazione e nel servizio civile, quale presenza da decenni riconosciuta e qualificata di Pace e solidarietà del nostro paese e in tutto il mondo, a rischio di cancellazione totale per le recenti modifiche ai criteri di idoneità e per la mancanza di risorse adeguate”.
“Tre impegni concreti - conclude Barbera - per dire agli italiani e al mondo che il nostro paese sceglie la Pace! Che il nostro è un paese di Pace! Che crede nei diritti e nella solidarietà. Un segno concreto che il governo intende veramente lavorare con equità e giustizia per rilanciare l’Italia”.
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