Negli anni Duemila l'economia civile ha creato più posti di lavoro dell'impresa tradizionale
Buone notizie per i lavoratori del terzo settore USA: nei primi dieci anni del nuovo millennio il non-profit americano ha creato più posti di lavoro del profit. A rivelarlo è uno studio della Johns Hopkins University che ha analizzato i trend di crescita considerando il decennio 2000-2010, in cui il non-profit statunitense ha aumentato il tasso di occupazione del 2,1 percento. Il dato risulta particolarmente interessante se paragonato al risultato del profit che, nello stesso periodo ha registrato invece una diminuzione del tasso di occupazione del 6 percento annuo.
Negli Stati Uniti il non profit impiega 10, 7 milioni di persone ed è al terzo posto per occupazione della forza lavoro nel paese.
Secondo la ricerca, l’invecchiamento della popolazione e l’aumento della presenza femminile nella forza lavoro hanno contribuito ad incrementare la domanda di servizi alle persone. Grazie al sostegno dei fondi pubblici poi, almeno direttamente, il terzo settore americano sembra non aver sofferto delle oscillazioni del mercato.
Continuando a crescere per soddisfare la domanda in costante aumento, lo studio ha concluso che “mai come in questo periodo di recessione, il non-profit ha dimostrato la sua importanza per l’equilibrio socio-economico del Paese”.
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