Ann Barnhardt fondatrice di una agenzia di intermediazione sui derivati di Denver è stata molto esplicita con i suoi clienti: vi rendo tutto e smetto di fare questo mestiere perché i soldi su questi mercati non sono più al sicuro. Tra salvataggi di nazioni insolventi e debiti insormontabili i mercati e la finanza sono diventati fragili in balia di rumors ed il posto più sicuro dove tenere i risparmi è tornato ad essere il materasso come hanno fatto i greci in ottobre ritirando 14 miliardi di euro dai conti correnti.
Le monete non hanno più alcun riferimento reale se non le vuote promesse dei politici mentre fino al 1971 erano convertibili in oro. Nella manovra Salva-Italia del governo dei banchieri le vecchie lire sono prescritte in favore dell’Erario con decorrenza immediata e non nel 2012 come previsto, pronte per essere inghiottite nel buco nero dello Stato. L’altro provvedimento è il “contrasto all’uso del contante” con l’abbassamento del limite a 1000 euro, mentre qualcuno invoca addirittura la sua abolizione per far sparire le attività criminali di spacciatori e tangentisti. Si certo sarà debellata l’evasione dell’idraulico o del negozietto ma si dimentica che la grande evasione circola sulle reti interbancarie. Saremo dunque tutti radiografati attraverso la raccolta dei movimenti bancari con l’individuazione delle nostre preferenze culturali, politiche o religiose. Ma non c’era la privacy?
Non c’è pace per il denaro contante, la vera moneta legale, mentre il resto è denaro scritturale: carte di credito, bonifici, assegni, solo promesse di pagamento create dalle banche. Tolta la convertibilità, sparito il segreto bancario, ora è iniziato lo svuotamento del valore della moneta. Quasi nessuno si è accorto che sulle banconote in Euro non compare più la dichiarazione “questa banconota ha corso legale”. E allora che cosa è? Un biglietto colorato con un numero stampato e presto la sua detenzione potrebbe essere anche tassata. E quando il denaro muore, muore anche la gente.
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